Dal 2015 i “Culurgionis d’Ogliastra” sono stati riconosciuti come prodotto IGP.
Alcune curiosità
Nel paese di Ulassai, sino agli anni ’60, la tradizione voleva che i culurgiònes venissero consumati solo ed esclusivamente il giorno dei morti, Sa di’ de is mortus, il 2 novembre.
In tutta l’Ogliastra e nei paesi di Sadali e Esterzili della Barbagia di Seulo, i culurgionis (culurxonis, culurgiònis o culingiònis) non sono considerati solo un alimento, ma un dono prezioso, segno di stima, di rispetto ed amicizia. Venivano preparati per ricorrenze particolari come il ringraziamento alla fine del raccolto del grano, per ricordare ed onorare i morti, il giorno della commemorazione dei defunti a Novembre, con il grasso ovino (culurgiòni de ollu de seu), per festeggiare il carnevale a Febbraio, con lo strutto (culurgioni de ollu de procu). Sa spighita, la tipica chiusura dei culurgionis, rappresenta il simbolo del grano per propiziare la nuova annata agraria a fine agosto. Secondo la tradizione venivano anche considerati amuleti che proteggevano la famiglia dai lutti.
Ingredienti per la pasta:
- Semola di grano duro
- Acqua
- Sale grosso
Ingredienti per il Ripieno:
- Ricotta
- Saporita
- Zafferano
- Tuorli d’uovo
- Bietole o Spinaci
- Sale fino
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